Fabio Casulli photographer


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Glossario fotografico - Formato del file

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Formato del file
Formato di file è un modo complicato, o se si vuole tecnico, per dire il tipo di file col quale un'immagine viene registrata. Tutto ciò che ha a che fare con il digitale, dunque con un computer, deve essere "scritto" in un "linguaggio" comprensibile al programma che dovrà aprirlo: le immagini non sfuggono a questa necessità. Tuttavia, mentre di formati di file di testo non ce ne sono molti, perché tutto sommato i programmi diffusi sono pochi e l'uso che la quasi totalità delle persone fa di un testo non richiede caratteristiche speciali, in fotografia il dfiscorso è differente. Tralascerò di descrivere le dozzine di formati esistenti, limitandomi ai tre più usati, il JPEG, il TIFF e il RAW.
Il JPEG (Joint Photographic Experts Group) è il formato più diffuso per le immagini digitali, e tutte le fotocamere lo contemplano, anzi, la maggior parte delle compatte può solo salvare le immagini in JPEG. Si tratta di un formato nel quale le informazioni contenute nell'immagine sono compresse, che poi vuol dire che una parte di esse vengono eliminate. Per fortuna è possibile, in tutte le fotocamere, impostare un livello diverso di compressione, per ottenere una maggiore qualità, a scapito di una dimensione del file maggiore, o viceversa. Una compressione minima permette comunque di mantenere una qualità discreta, persino per molte applicazioni professionali. In effetti una maggiore quantità di informazioni interessa soprattutto a chi vuole poter elaborare l'immagine, dato che una buona elaborazione ha bisogno di materiale sul quale lavorare. E' bene, in ogni caso, non impostare una compressione troppo alta, perché la perdita di qualità può diventare evidente, anche a un inesperto. Nelle fotocamere si parla di JPEG di qualità alta, media o bassa.
Il Tiff (Tagged Image File Format) è un formato più sofisticato. Innanzi tutto può non essere compresso, dunque avere tutte le informazioni originali dell'immagine, ma esiste anche la possibilità di usare vari tipi di compressioni. Mentre il JPEG memorizza 8 bit di colore per canale (vedi la voce "Sensore"), il Tiff può variare da 1 bit sino a 32 bit. Inoltre può incorporare nel file molte informazioni aggiuntive (commenti, profili, livelli,...). Per tutti questi motivi è molto usato dagli appassionati più evoluti e dai professionisti, spesso anche per l'archiviazione delle foto. In effetti la non compressione permette elaborazioni anche molto spinte: le informazioni contenute in una foto spesso sono molte e poco sfruttate.
Il RAW, a rigore, non è un formato, ma un modo di chiamare i dati grezzi dell'immagine provenienti dalla macchina, non elaborati. Ogni marca, e persino in certi casi con differenze da un modello a un altro della stessa casa, ha un suo formato RAW, che necessita, prima di essere aperto in un programma di fotoritocco, di essere convertito in Tiff o JPEG. Esistono molti programmi capaci di elaborare direttamente questi formati, che hanno il pregio non solo di avere tutte le informazioni, ma anche di essere contenute in una quantità di memoria minore che in quello Tiff. In pratica è il moderno negativo, ed è bene tenere la versione originale RAW di una foto.


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